Fossi stato russo, avrei detto che eri il Mastroianni russo.
È la mia più grande ambizione, ma non so da quale dei due elementi cominciare. Aspetta, forse Carmelo Bene era il Majakovskij italiano, si potrebbe inventare una teoria della metempsicosi infranazionaletteraria, una specie di reincarnazione pseudocasuale tra artisti e affini. Uno spettro s’aggira per l’Europa e vuole la sua fetta di artisticità attraverso una definizione banalizzante.
(Continua a leggere l’intervista sul blog di Daniela Ranieri.)
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